I bimbi noi e noi i bimbi.
In particolare abbiamo imparato a riconoscere vari tipi di pianto.
C'è il pianto durante il sonno di quando hanno uno strizzone
alla pancia o una cureggina da fare.
E' un pianto che arriva improvviso, acuto, che fa contorcere il volto
ed inarcare la schiena. Dura poco di solito, il tempo di far passare lo strizzone.
C'è il pianto di quando si svegliano affamati.
Arriva piano piano, preceduto da una serie di tentativi di pianto
falliti per il prevalere del sonno.
E' in grado di crescere di volume con il passare del tempo
fino a diventare strillo disperato dell'animale affamato
che deve farsi sentire.
E' un pianto selezionato dalla natura per perforare i timpani
e far si che i genitori cerchino in tutti modi di porvi rimedio:
mangiare è importante per un cucciolo.
Il pianto della fame può essere accompagnato da tentativi
di suzione e dal dare testate sperando di stimolare una possibile
tetta che si trovi davanti alla loro testa.
Linda adotta anche la tecnica del melodramma:
quando è molto affamata comincia a muoversi in maniera
scoordinata ed a piangere con una voce del tutto afona
che dà l'idea che non mangi da una settimana.
E' così struggente che uno è disposto a fare tutto pur
di farglielo passare.
Poi c'è il pianto di quando la poppa è finita e vogliono passare al biberon.
Il pianto di quando non vogliono essere tolti dalla poppa
anche se non c'è più latte.
Il piagnucolio di quando hanno mangiato e non riescono a dormire
perché hanno troppo aria nello stomaco.
ll pianto di quando si svegliano e non riescono a riaddormentarsi ...
...
In generale sono pianti piuttosto diversi
e la situazione aiuta a capire di che si tratta.
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Riguardo al pianto mi viene anche da pensare che
"il pianto diventa voce quando il bisogno che lo sostiene
cessa di essere bisogno e diventa esigenza".
foto del 25 novembre - "volevo domire!!" |
foto del 24 novemre - "ahia!!!! la pancia!!!" |
foto del 30 novembre - "così non va bene, ho fame!!" |
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