Scuola: Cabri - Disegni - Sketchup

venerdì 3 febbraio 2012

Appunti 17.

Linda mi aiuta.
Non so.
E' delicato.
E' difficile raccontare.
La verità è che Linda mi aiuta.
E' piccola, indifesa e, come tutti i neonati,
bisognosa di cure ed attenzioni.
Eppure mi aiuta.
Mi aiuta tanto.
Mi rende sano.
Obbligatoriamente sano.

Cura le lacune della mia identità.
Abolisce il mio bisogno di conferme.
Annoda il mio cordone prima che io mi dissangui.
Fa riemergere i miei fallimenti adolescenziali
per suturare le ferite e poi
mette da parte il mio passato definitivamente.

Non so come.
Non so perché.
Non so come ci riesce.

Sarà perché è piccola.
Sarà perché ha bisogno di me.
Sarà perché è bella.
Sarà perché è sana.
 
Sarà soprattutto perché è femmina.

Grazie Linda.
guzman.


Luca fa i dorsali ...

Linda spinge sul cilindro ...

Linda prova ad afferrare il gioco ...

A giro col freddo ...
 




Yakutsk.
Questo non c'entra con i bimbi.
Non direttamente.
Ma non mi ci sarei imbattuto se non fosse stato per loro.

Di notte, con Maria Carla, guardavamo le previsioni del tempo,
per cercare di capire quando saremmo potuti uscire senza troppo freddo o vento.
Ed ovviamente leggevamo del vento della Siberia.
Per curiosità allora ci siamo chiesti ... ma in Siberia adesso che tempo fa ?
Ho preso la cartina, ho scelto una città che mi sembrava in una posizione
particolarmente fredda e siamo andati a leggere le previsioni.

La città era Yakutsk.
La temperatura massima a Gennaio è intorno a -36°. La massima.
La minima può arrivare a -50° con un record di -63°.
Per fortuna nella cittadina l'aria non è molto umida,
ma solo perché è costantemente spazzata da un forte vento !

Ho scoperto poi che Yakutsk è la cittadina più fredda del mondo.

Ho voluto allora vedere qualche foto di questa città
ed ho trovato la seguente foto del mercato di Yakutsk che mi ha fatto
ridere per ore ... Osservatela bene ...

Il mercato di Yakutsk:


[Per la cronaca: indipendentemente dalle previsioni, stiamo uscendo tutti i giorni].

Scanner.
Gli occhi di Linda che guardano il posto dove gli capita di vivere,
sembrano un scanner.
E' molto calma in questi giorni
ed osserva ed immagazzina tutto.
I suoi occhi scorrono sui mobili,
sugli scaffali,
sul tavolo,
su tutti gli oggetti a portata della sua visione ...
e li scannerizza con calma, freddezza e lucidità.
Sta mettendo a posto le idee.
Si sta facendo una idea precisa
ed una mappa mentale di ciò che la circonda.

Apprendimenti.
I bimbi sono alle prese con vari apprendimenti.
I più evidenti sono:
- una visione più precisa degli oggetti,
- maggiore coordinazione occhi-mani (che viene allenata nella palestrina),
- maggiore capacità di strisciare a pancia in giù,
- e soprattutto, maggiore distensione nell'uso delle mani
che non stanno più solo chiuse a pugnetto. Hanno imparato
a distendere le dita e ad accarezzare alcuni oggetti o provare ad afferrarli.
Questa capacità sembra essere stata stimolata
dall'uso delle mani che fanno quando poppano al seno.

Stimoli variati.
Per certi versi la ripetizione aiuta i bimbi piccoli
a trovare dei punti di riferimento.
Per altri versi quando sono molto piccoli
hanno ancora bisogno di stimoli molto variati
perché tutto è da scoprire e sono molto curiosi ed ingordi nel volerlo fare.

Energia [Ancora Pavlov].
Dopo aver tanto parlato di Pavlov,
coincidenza vuole, che ieri per strada abbiamo
trovato un addestratore di cani all'opera con un cane da addestrare.
La cosa che sorprendeva era l'energia
e la velocità di pensiero che l'addestratore doveva mettere
per stare al passo con ciò che passava per la testa al cane:
ogni macchia per terra, ogni persona nei paraggi,
ogni veicolo di passaggio ... tutto doveva essere tenuto
sotto controllo dall'addestratore per poter mandare i giusti segnali
al cane ed ottenere sempre più il condizionamento voluto.

Ora, ho già detto che non piace ridurre il rapporto con i neonati
a una visione Pavloviana,
però l'energia e la velocità di pensiero richieste
per rispondere ai loro pensieri è paragonabile
a quella dell'addestratore all'opera.

... Appunti ...
Quando penso che mi sto mettendo in pari con gli appunti,
ne arriva un'altra valanga di cui parlare ... 
Aspetto con ansia il giorno in cui sarò in pari
e potrò scrivere con più calma.
Ma temo, essendo i bimbi la sorgente di questi appunti,
che mettersi in pari con la loro crescita sia impossibile.

Ancora sulla fascia ... Pudore culturale.
Ieri, nonostante il freddo, siamo usciti con i bimbi in fascia.
Li abbiamo coperti un po' di più
ma in ogni caso loro ci stanno benissimo e dormono beati.

Il fatto che l'uso della fascia sia così poco diffuso mi dava da pensare
e mi veniva il pensiero che ci sia una sorta di pudore culturale.
La fascia rende il rapporto tra genitore e bimbo
molto molto intimo
e portare i bimbi in fascia espone questo rapporto al mondo.
Ho avuto la sensazione che per la nostra cultura
mostrare così tanto un rapporto così intimo
porti a forme di pudore ...
Il bambino si può coccolare quanto si vuole
ma solo tra le mura della casa.
Fuori il rapporto deve essere più asettico.

Più diffuso è invece l'uso del marsupio
che (sebbene io adori moltissimo anche il marsupio)
mette il bimbo meno a contatto con il genitore
ed offre quegli automatismi teconolgici
che la nostra società adora.

Il bimbo ciondola di più nel marsupio
e la sua testa tende a pendere un po' all'indietro
aumentando la distanza dal genitore
(e facendo per altro molta leva con il suo peso).

Osservavo infine che chi usa il marsupio
tende a metterlo molto basso.
Io credo che il bimbo dovrebbe stare molto più
sul torace che sulla pancia
sia dal punto di vista ergonomico che dal punto
di vista affettivo.

Link ai post dove ho parlato della fascia:
Appunti 2 (Ciuccio - Nella Fascia )
Appunti 6 (Ancora sull'uso della fascia)
Appunti 13 (Attendo di uscire - Apprendimento inconscio)
Appunti 14 (Ancora sulla fascia)

Qualcuno mi deve spiegare ...
Oggi faceva molto freddo.
Saremmo stati volentieri a casa.
Ma i bimbi "hanno chiesto" di uscire:
non c'era verso di farli dormire
ed eravamo certi che appena messo piede fuori casa,
stando nella fascia si sarebbero addormentati.
Funziona sempre.
E' l'unica cosa su cui possiamo contare sempre.
Abbiamo provato ad ingannarli camminando nell'androne del palazzo senza uscire,
ma non funziona.
Sarà l'ossigeno, il fresco, il rumore delle macchine, la luce diversa,
riconoscono benissimo quando sono fuori
e solo fuori casa si addormentano.
Qualcuno me lo deve spiegare. 

Tutto quello che dirai ...
Quando do il latte a Linda
c'è sempre un momento in cui Linda
assume una sguardo che dice
"tutto quello che mi darai d'ora in poi,
potrà essere rigurgitato contro di te ..." 


Il Colombre 4
Il colombre è l'animo umano.
Il colombre sono i sogni che vengono la notte.
Il colombre può fare paura.
Il colombre non c'è nei libri di scienza.
Il colombre sono io.
Il colombre è ogni essere umano.
Il colombre è dentro di noi.
Il colombre sono tutti gli esseri umani.
Il colombre è tutt'uno con gli uomini che non lo rinnegano.
Il colombre è tutt'uno con chi lo avvista.
Il colombre è l'animo umano.
Incomprensibile ai più.

Viene su dal profondo.
Emerge. Ci cerca per dire la sua.
Può fare paura ma è in grado di dare la calma e regalare la vitalità.

Il colombre sembra mostruoso.
Il colombre è intelligente.
Il colombre porta una perla.


Il colombre è dentro di noi.
Il colombre è il dentro di noi.

Il dentro degli esseri umani.

guzman.






2 commenti:

giovanna ha detto...

Leggere tutti i gg queste belle pagine di diario è per me un appuntamento!
Linda (che spinger sul cilindro!),
energia,
mostri,
freddo (a proposito, nel mercato di Yakutsk la merce non si deteriora facilmente!:) - Non riesco a capire bene: ma c'è pure il pesce...surgelato!?!),
progressi,
insegnamenti,
apprendimenti...
c'è tanto da apprendere!
ciao Guz
baci baci baci baciii a ...voi! :-)
g

cristina ha detto...

so che mi ripeto,ma sono bellissimi!Per quanto riguarda il freddo,dopo essere stata fuori,in giro per lavoro anche stamani dalle sette alle due,tornando a casa ho deciso di barricarmi chiusa qua dentro fino a lunedi mattina.Vedendo la foto di quel mercato,mi chiedo come fanno a sopravvivere la,io non uscirei per niente al mondo...meno male che sono nata qua!