Sono stufo.
Comincio a essere davvero stufo di questa brutta senzasione continua
di affaticamento ed avvelenamento.
Muoversi è pesante.
Pensare è faticoso.
Giocare impossibile.
Dormire faticoso.
Mangiare è faticoso.
Bere impossibile.
La chemioterapia ti avvelena il senso delle cose e della vita.
Comincio veramente ad esserne stufo.
Spero che le prossime due settimane
mi rimetteranno un po' in sesto per affrontare il terzo ciclo.
E' spero vivamente che stia funzionando.
Spero anche che riuscirò a risentire la bellezza del mondo.
ciao,
guzman.
giovedì 29 maggio 2014
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8 commenti:
Non potevi dire cose diverse. Così è, fatica e veleno. Ma i numeri crescono, 10, 11, 12 e presto scompariranno.
dai Guz, e' tutto vero quello che dici, ma ti ripeto bisogna essere forti proprio quando si e' stufi, si e' stanchi e si e' deboli.Tutti sono capaci di essere forti quando va tutto bene e ci si sente in gran forma.
Ciao Guzman, non so se ti ricorderai di me, sono Alessio Marmugi, abbiamo frequentato i corsi della laurea triennale di informatica insieme.
Nei giorni scorsi, parlando con un mio collega di lavoro, mi è venuta in mente la tua famosa dama in 32 righe di codice, e cosi gli ho detto "ora ti faccio vedere io chi è davvero un genio..." e ho cercato il tuo nome su google sperando di trovare quel fantastico algoritmo... e invece ho trovato questo blog, e ho appreso delle notizie molto tristi.
In questi casi non so cosa si debba, o non si debba dire, ammesso che ce ne siano; non ho idea di come tu possa sentirti, perchè solo uno che c'è passato può saperlo.
Ti dico solo che mi dispiace, infinitamente, dato che ti ho sempre reputato una persona, oltre che geniale e di un'intelligenza fuori dal comune, anche una persona profondamente buona e disponibile; e di certo non ti meritavi questo dalla vita.
Un abbraccio stretto,
Alessio
Buonasera.
Non ci conosciamo ma da un po’ di tempo seguo il suo blog. Tutto è cominciato perché sono stata attirata dai lavori svolti coi suoi ragazzi delle medie. Sono una collega e, piano piano, ho iniziato a seguire i vari post e, con la sensazione di ficcanasare nella vita degli altri, ho seguito la sua vita dalla nascita dei bimbi. Insomma, senza che lei lo sospettasse, ho preso l’abitudine di seguirla! Quando poi ho appreso della sua patologia, della cura cui doveva sottoporsi ho subito avuto l’impulso di contattarla e di comunicare la mia empatia… Ho resistito perché cercavo una forma più riservata (cercavo un indirizzo mail) ed avevo mille dubbi. Oggi ho vinto la ritrosia perché comunque sentivo il bisogno di dare un contributo.
Mi sono fatta l’idea che sia un tipo tosto e quindi so’ che non mollerà però anche io “ho fatto la chemio” qualche anno fa’ e so di cosa parla. La mia sensazione ricorrente era l’anelito alla normalità ed in certi momenti la normalità sembrava allontanarsi sempre di più e non più recuperabile. Però si risale, per quanto difficile possa essere, e si riesce a riappropriarsi della nostra vita, magari non proprio quella precedente, ma forse più intensa e più ricca. Ho incontrato persone splendide e tanta umanità, mi sono sentita circondata da affetto e di attenzioni che mi hanno aiutata tantissimo.
Mi scuso per l’invadenza ma volevo solo tifare in modo palese.
Un saluto,
Susanna
Ciao, sono una collega di matematica e come la collega Susanna sono "approdata" sul suo Blog per ammirare i lavori con la classe, ho poi ammirato i due splendidi bimbi e non posso non esprimere la mia ammirazione per il coraggio nell'affrontare questo periodo. Spero che la nostra invadenza possa risollevare il morale e darle un piccolo supporto anche se solo virtuale. Un saluto ed un grande in bocca al lupo.
Liliana
Dopo la adorabile "invadenza" delle tue colleghe, Susanna e Liliana, voglio forzare la mia natura molto schiva in queste circostanze e scrivere qui quello che penso. Anch'io, nove anni fa, ho subito per 6 mesi la chemio. Da allora mi dicono che molte cose sono cambiate ma, credo, le reazioni dei pazienti siano sempre le stesse. Si passa dallo sconforto alla piena fiducia a seconda delle persone e dei momenti. Non mi meraviglio quindi se hai detto di essere stufo ma sono, nello stesso tempo, certo che ti basterà il sorriso dei tuoi bimbi, la carezza di Maria Carla e le parole affettuose di chi si sente a te vicino per superare il tuo "normale" sconforto momentaneo. Ti avevo accennato, parlando, a quella mia sensazione che la chemio dopo l'effetto devastante per il corpo aveva avuto un effetto altrettanto benefico per il mio modo di pensare. Non ero stato in grado di spiegartelo ma ora, dopo averci riflettuto, credo di aver trovato le parole giuste. E' come se il veleno iniettatomi avesse aggredito nel mio cervello quei pensieri negativi di cui non ero mai riuscito a liberarmi. E' stato, non come normalmente si dice, un rinascere ad una nuova vita ma finalmente crescere per meglio capire ciò è più importante rispetto a tutto il resto e quindi scegliere, giorno per giorno, il comportamento da assumere nei riguardi del mondo, sia che si tratti di persone che di cose. Luigi
Vedrai guzman,con un po'di pazienza tornerai come prima.
Dai,non arrenderti,sii forte,siamo con te!
hei guz....gia il fatto che stai scrivendo come ti senti e quello che provi , significa che sei forte e non vuoi mollare , quindi di sicuro la risentirai la bellezza del tuo mondo , non ti preoccupare...un abbraccio .
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