Scuola: Cabri - Disegni - Sketchup

lunedì 23 dicembre 2013

Il passato diventa passato.

Ho tante cose di cui vorrei scrivere
ma ho poco tempo e poche energie;
anche oggi mattinata all'ospedale densa di visite.

Pensieri e sensazioni.
Questa malattia mi libera da molti sensi di colpa che mi sono sempre portato dietro,
mi sembra di aver pagato abbastanza.
Mi fa anche, paradossalmente, sentire protetto e separato da questioni che
in passato mi hanno angosciato.
Mi fa anche, ovviamente, vedere il senso delle cose con un occhio totalmente diverso:
dettagli che erano un problema non lo sono più,
dettagli che erano insignificanti diventano importanti.

E, stranamente, mi fa sentire la possibilità di una crescita, di un superamento.

Il passato diventa passato.
Indietro non si torna.

ciao,
guzman.

8 commenti:

Unknown ha detto...

indietro non si torna...guardiamo avanti guz...è la nostra forza..tutto passa ...ci vuole tempo ma tutto passa, e quel che sarà stato, saranno esperienze che ci fanno crescere e vedere la vita come non l'abbiamo mai vista...te lo dici uno che credeva che gli fosse crollato il mondo addosso...ora sono qui ad abbracciare il mondo con i suoi lati positivi e negativi ...ma mi pare tutto bello e io abbraccio te , perchè quando ho avuto bisogno mi sei stato subito accanto ...anche se commento poco ...ti leggo sempre e mi piacciono troppo i tuoi pensieri...certe volte sembrano miei.Ciao Guz !

Guzman ha detto...

Sapere che quel che dico piace e interessa qualcuno è sempre di enorme conforto.
Grazie per quello che mi dici, mi fa sentire orgoglioso e sono contento di conoscerti.

ciao,
a presto,
guz.

zia EMILIA ha detto...

Ciao Guzman,avrei voluto scriverti ieri, ma ho rimandato di un giorno perchè oggi è NATALE ed è la giornata in cui le cose assumono un significato diverso.Ho letto quanto hai scritto,ma ho letto più che altro nel tuo animo.La forza di analizzare i contorni di questo momento che ti appartiene,ti consentirà di affrontarlo in modo vincente.
un abbraccio EMILIA

Toccato dalla notizia non posso che condividere la forza e nello stesso tempo la serenità con la quale ti accingi ad affrontare gli eventi. Condivido soprattutto l'ottimismo che, sono certo, ti aiuterà a superare l'ostacolo. In bocca al lupo. Un saluto a Maria Carla e ai piccoli Linda e luca. Salvatore

Guzman ha detto...

Grazie Emilia,
grazie Salvatore,

sono molto contento di aver ricevuto in vostri commenti, siete sempre bravi a cercare e trovare le parole giuste che danno spessore al messaggio. Grazie.

guzman.

roberto ha detto...

C'erano due olivi antichi, due monumenti, nella campagna di Semproniano. Uno era particolarmente bello. Lo chiamavano l'Olivone. Nel 1998 qualcuno, non si è mai saputo chi, ha pensato di onorare la propria viltà e cattiveria gettando benzina sul tronco. Gli ha dato fuoco. Un fuoco che ha continuato a bruciare per giorni e giorni. Non era possibile fare niente. Sono rimasti rassegnazione rabbia e dispiacere. E' passato un anno. Poi un altro anno. A primavera è successo quello che pochi speravano. Intorno all'Olivone sono spuntati tanti piccoli alberi venuti su dalle poche radici rimaste vive. Allora tutti si sono prodigati. I botanici hanno datato la pianta. Hanno studiato il suo DNA. 1950 anni. Un paio di geni particolari. L'amministrazione comunale ha voluto tante piantine da regalare simbolicamente a tutti i Comuni intorno. Una di quelle piantine sono andato a prenderla io quando Agostino è uscito dal Meyer. L'ho messa in alto sul mio campo. Ha attecchito bene. Il gelo dell'anno scorso non gli ha fatto niente. E io dico con orgoglio che ho un olivo di quasi 2000 anni. A dispetto di tutto. A dispetto della cattiveria. un abbraccio

Duccio ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Duccio ha detto...

ho letto il post...mi dispiace davvero. Aguri!

Guzman ha detto...

Ciao Roberto,
grazie per la storia dell'antico ulivo, è bella.

Ciao Duccio,
grazie, ci sentiamo presto,
guz.